Castellaneta è una cittadina in provincia di Taranto compresa all'interno del cosiddetto arco ionico e si estende, con i suoi 17.216 abitanti, nel cuore del Parco Nazionale Regionale "Terre di Gravine", tra la murgia tarantina fino al Mar Ionio.
Tuttavia, Castellaneta è meglio conosciuta per aver dato i natali all'attore Rodolfo Valentino, icona della bellezza maschile italiana degli anni '20, che raggiunse l'apice del successo grazie alla cinematografia americana. La città lo ricorda con un monumento in maiolica situato al termine della Passeggiata a lui intitolata, nonché con un museo documentario nel Centro Storico.
Nondimeno, altra ragione che ha reso popolare la città riguarda il suo profilo turistico, con le spiagge paradisiache ed il mare che completano la bellezza del territorio.
La frazione marittima, Castellaneta Marina, è un'oasi protetta che si estende per circa 9 km, caratterizzata da un mare cristallino, sabbia molto fine, dune e macchia mediterranea. Questo connubio ha attratto un gran numero di turisti negli ultimi decenni, rendendo la zona una meta ideale per le vacanze estive, anche grazie ai servizi offerti (villaggi turistici, discoteche, hotel, parchi divertimento...). Curiosi sono poi i nomi delle strade del nucleo cittadino che richiamano la geografia lunare, le missioni spaziali, i veicoli..ricordando gli anni sessanta in cui la frazione è nata, ovvero gli anni della corsa allo spazio.
OLTRE AL MARE COSA C'É?
Castellaneta fa parte di un territorio dal grande valore naturalistico, storico e archeologico.
1) Dal punto di vista naturalistico, questa terra ospita una molteplicità di tipi differenti di flora e fauna.
- Si trovano qui ampie pinete lungo la zona costiera (gradevole riparo soprattutto d'estate contro il caldo afoso), la macchia mediterranea della Gravina e la spiaggia dalle dune sabbiose, quasi un deserto con il mare impreziosito da rare specie di fiori (il vilucchio delle sabbie, l'iris giallo, il cisto rosso...).
- Anche la fauna è particolarmente ricca, con varie specie di rapaci (tra cui la bellissima e colorata ghiandaia marina), volpi, tassi e cinghiali (nelle gravine), rospi, rane e piccoli rettili (negli stagni delle gravine).
- Le gravine, simili a grandi canyon, hanno rappresentato per secoli il rifugio prediletto dei monaci bizantini, come attestano le numerose chiese rupestri della zona: la Gravina Grande, che cinge il borgo antico, tra le più belle in Puglia e con vari insediamenti archeologici; la Gravina di Coriglione, con il villaggio rupestre di Santo Stefano; la Gravina del porto, con tracce della preistoria grazie alla presenza di dolmen e del villaggio peuceta de La Castelluccia. Infine ad ovest le Gravine di Montecamplo (noto come "Monte Oro" per la notevole varietà di erbe aromatiche che un tempo alimentavano una discreta economia) sono caratterizzate da alte pareti verticali che, utilizzate per secoli anche come difese naturali, proteggono una ricca vegetazione. Queste Gravine sono, inoltre, di grande interesse archeologico e naturalistico: la Riserva Naturale di Montecamplo ha conservato frammenti di arnesi ed insediamenti risalenti dal paleolitico al periodo tardo-imperiale.
2) Storicamente la città risalirebbe al X secolo, quando dei contadini trovarono rifugio tra le profonde pareti naturali della zona, sfuggendo alle incursioni dei pirati. Seguì un succedersi di varie dominazioni sotto diversi feudatari.
- Molto suggestivo è il Borgo Antico situato sulla soglia della Grande Gravina, dall'impianto medievale e caratterizzato da numerosi e stretti vicoli.
- Tra le architetture religiose di maggior interesse storico - artistico spicca la Cattedrale, risalente al 1220, dalla straordinaria facciata in stile barocco, soffitto ligneo impreziosito da intagli e un dipinto di grande valore del Santacroce.
- Nella città vecchia risaltano agli occhi numerosi palazzi signorili, simbolo del frequente succedersi di feudatari nella città: il Palazzo Catalano con facciata orientaleggiante, il Palazzo Sarapo di stile barocco, e i palazzi Lagroia, Frisini e D'Alagni. Da non tralasciare Piazza Umberto I e la sua fontana Monumentale ed il già citato monumento a Rodolfo Valentino (1961).
3) Dal punto di vista archeologico, infine, Castellaneta è ricca di tracce che richiamano ad un lontano passato, quello della civiltà rupestre dell'epoca preistorica che utilizzò le cavità naturali circostanti per insediarvisi, sostentarsi e svolgere pratiche religiose.
- L'insediamento rupestre raggiunse il periodo di massimo sviluppo a partire dalla fine del IX secolo e il diffondersi del monachesimo italo-greco. Le chiese rupestri custodiscono ancora oggi preziosi affreschi che ritraevano scene sacre o figure di santi. Tra i più importanti vi è quello di Santa Maria del Pesco (da "Piscus", ovvero rupe), sul ciglio della Gravina Grande, che conserva al suo interno un prezioso dipinto della Madonna con il Bambino del 1200.
QUANDO VISITARE CASTELLANETA?
- 9 marzo - Fanova, falò di San Giuseppe e albero della cuccagna
- Maggio - Festa in onore di San Francesco da Paola, compatrono di Castellaneta
- Luglio - Fiera di S. Anna e Corteo storico medievale
- 7 Agosto - Sagra da Far'nedd
- Agosto - Processione in mare della Madonna della Stella Maris
- Dicembre - Presepe vivente
Insomma, Castellaneta è proprio per tutti i gusti, offrendo contatto diretto con una natura affascinante (per chi voglia intraprendere escursioni) e con la storia (a partire dagli insediamenti archeologici nelle gravine per finire con la Città Vecchia), infine con il mare e le sue dune (per chi è alla ricerca di un sano relax).
..Non vi resta che fare un salto in questo meraviglioso pezzo di Puglia, tutto da scoprire.
Nessun commento:
Posta un commento