Monte Sant'Angelo è un comune in provincia di Foggia di 12719 abitanti, noto soprattutto per la sua eredità religiosa. E' infatti sede del Santuario - patrimonio dell'UNESCO - di uno dei Santi più venerati dalla cristianità, l'Arcangelo Michele, da cui ha origine appunto il nome del paese.
Il centro abitato, che sorge su uno sperone, è il più elevato del Gargano. Grazie a questa ubicazione privilegiata, rappresenta una finestra su un panorama mozzafiato, con il Tavoliere ad ovest e il golfo di Manfredonia a sud.
La sua unicità non è legata solo ad un fattore religioso. Oltre ad essere meta di pellegrinaggi su scala internazionale, questo luogo racchiude una singolare bellezza naturale grazie alla varietà della natura stessa che lo circonda. Infatti, Monte Sant'Angelo è anche sede del Parco Nazionale del Gargano (1995), l'unica area protetta della Puglia, dove si concentra un'eccezionale biodiversità (i botanici hanno rilevato ben 2200 specie vegetali che corrispondono ad un 35% della flora italiana).
Cuore pulsante del Parco è la Foresta Umbra, di cui fa parte il comune, ovvero un bosco ricco di alberi ad alto fusto e di una vegetazione folta e rigogliosa (grazie agli alti livelli di piovosità), oltre che una fauna ricca di specie.
Ma, questa località garganica non smette di stupire per la varietà delle aree naturali che offre. Marina di Monte Sant'Angelo, nota in passato come "Macchia", è una zona pianeggiante bagnata dal Mare Adriatico, capace di attirare un discreto turismo balneare. Qui si sviluppa una vegetazione spontanea - tipica mediterranea - mandorli, carrubi e soprattutto ulivi (gli oliveti prevalenti appartengono alle varietà ogliarola, coratina e leccino).
UN TERRITORIO "BUONO" OLTRE CHE BELLO
Culla di tradizioni e di una natura mirabile e varia, il territorio ed il clima di Monte Sant'Angelo si prestano in modo eccellente per dare origine a prodotti di qualità, riconosciuti con vari marchi di origine italiani.
Nasce così una cucina a base di elementi legati alla terra e genuini: l'olio extravergine d'oliva (prodotto nelle colline) da gustare semplicemente su una fetta di pane tradizionale locale, che può essere arricchita anche con del pomodoro e origano del Gargano.
Tra i formaggi primeggia il caciocavallo podolico, prodotto dal latte delle mucche allevate nei pascoli e nelle valli circostante al paese. Vari laboratori e aziende artigianali si dedicano alla produzione di scaldatelli (una specie di taralli), pasta fresca e dolce vari.
Tra le bevande predominano i liquori e distillati a base di agrumi e piante locali di alto livello qualitativo - come il celebre limoncello ottenuto dai profumatissimi limoni del Gargano IGP "Femminiello".
DAL NATIONAL GEOGRAPHIC ALL'UNESCO: LA GROTTA PIU' BELLA E FAMOSA DI PUGLIA, E NON SOLO
La vita della cittadina di Monte Sant'Angelo ruota senza dubbio intorno al Santuario di San Michele Arcangelo, eletto Patrimonio Mondiale dell'Umanità, sede di pellegrinaggio di Santi, Papi e fedeli da tutto il mondo.
Antico luogo si culto di epoca romano-bizantina, diviene popolare a partire dal VII sec. in epoca longobarda, come centro di pellegrinaggio dedicato all'Arcangelo guerriero, molto venerato dalle popolazioni nordiche.
Nel XII sec. sotto la dominazione angioina, il Santuario assume l'attuale configurazione. Si accede al luogo sacro attraverso una scalinata che conduce ad una grotta, nota per l'apparizione dell'Arcangelo; le porte sono in bronzo, fuse a Costantinopoli nel 1076, mentre gli altari e le varie immagini che si possono ammirare all'interno sono scolpite nella roccia. Di grande bellezza estetica e valore artistico è la bianca statua marmorea sull'altare centrale, realizzata da Andrea Sansoviano e raffigurante il Santo; mentre, sul presbiterio spicca la cattedra scolpita su pietra del XII sec.
Non stupisce il riconoscimento della National Geographic che nel 2014 ha eletto la Grotta di San Michele tra le più belle del mondo, posizionandola all'ottavo posto nella "Top Ten" mondiale.
QUALI ALTRE SORPRESE HA IN SERBO MONTE SANT'ANGELO??
A pochi chilometri dalla Basilica di San Michele, a nord-ovest, nella parte più elevata del paese, si manifestano tracce di un antico passato attraverso il Castello di Monte Sant'Angelo.
Esso risale al periodo normanno - anche se le prime testimoniante storiche fanno risalire al IX sec. l'esistenza di una fortezza o "castrum bizantino" - quando il principe Guiscaldo, dopo aver cinto la città di mura, diede ordine per l'edificazione della "Torre dei Giganti", una imponente costruzione pentagonale, passata poi per vari regnanti. Durante l'epoca delle crociate, divenne sosta di molti cavalieri nobili che sostavano nella località garganica prima di salpare per l'Oriente.
Sotto la dominazione di Federico II di Svevia, il castello subì modifiche e fu ampliato, per cui non esercitava solo la mera funzione militare ma anche quella amministrativa e giudiziaria. A quest'epoca risale una sala duecentesca con un massiccio pilastro centrale e volte ogivali, ovvero la "sala del Tesoro".
Alla morte del figlio di Federico, la città passò a Carlo d'Angiò e per tutto il periodo angioino il castello fu abitato da questa dinastia e utilizzato anche come prigione di stato. Questi riportarono il Castello agli antichi splendori e a questo periodo assumerà l'aspetto attuale, munito di robuste cortine e massicci torrioni cilindrici.
Tra gli edifici religiosi spicca la Tomba di Rotari, risalente al XII sec., di incerta origine (battistero, campanile o sepolcro), in cui è stato rinvenuto un loculo che probabilmente custodisce i resti di Rotari, re dei longobardi. Di particolare interesse la conca battesimale e le sculture.
Da non perdere l'abbazia di Pulsano, la Chiesa di Santa Maria Maggiore, il Tempio di Sant'Apollinare; mentre dei quartieri: Rione Junno (tipico borgo medievale con case a schiera) e il Rione Grotte.
Questo e molto altro potete ammirare del patrimonio naturalistico e storico-architettonico racchiuso in questo pezzo di terra nel Gargano, assaporando anche i profumi e i sapori genuini che offre. Una bella occasione potrebbe essere la Festa Patronale di San Michele dal 27 al 30 settembre, con un programma ricchissimo e suggestivo.
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