domenica 23 ottobre 2016

ACQUAVIVA DELLE FONTI

Alla scoperta della ricchezza del sottosuolo: "L'oro azzurro"


Nell'entroterra pugliese della Bassa Murgia barese, a metà strada tra la costa adriatica e quella ionica, sorge il comune di Acquaviva delle Fonti.



Il contesto naturale in cui si colloca è affascinante poiché comprende: a nord il suolo calcareo tipico della zona barese, con vigneti, frutteti,oliveti, cedendo il passo, verso sud, al paesaggio ricco di boschi, terreni seminativi e da pascolo (tipici della zona altamurana), altre che dedito alla coltivazione di mandorli e oliveti.

Tra i due territori si sviluppa una zona ricca di acqua dolce sotterranea raccolta nelle falde acquifere, che ben si presta per la coltivazione ottimale dei prodotti tipici locali.

Fa parte del comune l'Oasi protetta del WWF "Gioacchino Carone", nata allo scopo di tutelare una particolare zona arbustiva-ripariale rara e dimora di una discreta varietà di rapaci.

L'area naturalistica circostante, inoltre, si offre a sportivi e amanti della natura da "vivere" per attività fisiche di vario tipo (percorsi sospesi sugli alberi, a cavallo, gite in mountain bike, trekking, walking...). Infine, curiosando nei dintorni del paese, si possono ammirare tracce dei tipici muretti a secco, delle cosiddette "casedde" in pietra e rocce affioranti che costituivano le "quotizzazioni" di epoca ottocentesca, di proprietà comunale o ecclesiastica.




LA SORGENTE DI "ACQUA-VIVA"


Il paese è fortemente legato all'acqua, a partire dal suo stesso nome. Esso, infatti, deve tanto a questo elemento che scorre nel suo sottosuolo, alimentando terreni fertili e quindi perfettamente idonei ad una grande varietà di colture.

L'origine della città non è certa. Si ritiene che sia sorta intorno al IV -V secolo a.C. in zona Salentino, una collina poco distante dal centro abitato, pianeggiante e molto fertile, dove è stato rinvenuto un antico insediamento con sepolture di resti umani.

Gli abitanti si spostarono successivamente verso l'attuale centro abitato, probabilmente spinti proprio dalla terra ancora più fertile a valle e dalla ricchezza delle acque sorgive, particolarmente dolci. Grazie alla conformazione della zona, successivamente al nome "Acquaviva" è stato aggiunto "delle Fonti".

L'acqua del sottosuolo, veniva sfruttata dai contadini che la tiravano in superficie attraverso la cosiddetta "noria", ovvero una macchina trainata da un asino o mulo che girava in circolo.

Numerosi sono i pozzi sorgivi pubblici, attualmente oggetto di un progetto di recupero e valorizzazione.





LA TIPICITA' TUTTA ACQUAVIVESE DA GUSTARE


La cittadina di Acquaviva si presta ad essere una meta promettente del turismo enogastronomico, complice il terreno fertile, da cui si ottengono prodotti di alta qualità, e l'assenza di impianti industriali inquinanti.

Per questi semplici ma importantissimi fattori, si contano sul territorio una serie di varietà tipiche con marchio "Prodotti di Qualità Puglia" e "Show food".



La cittadina è rinomata soprattutto per la coltivazione, ancora manuale, e la commercializzazione di un favoloso bulbo a forma di disco che può raggiungere fino ai 500 gr di peso, rosso carminio/violaceo all'esterno e sempre più chiaro all'interno.

Si tratta della cipolla rossa di Acquaviva, dal delizioso sapore dolce, così amata come ingrediente tanto da dedicarle una sagra nel mese di luglio, nonché celebrarla durante la festa del tipico calzone (pasta sfoglia ripieno di cipolla e ricotta forte), ad ottobre. 

Il cece nero rappresenta un'altra eccellenza gastronomica locale che richiama le radici contadine del territorio, laddove legumi e cipolle erano la base dell'alimentazione povera di un tempo, ma anche del sostentamento economico. Il cece nero della Murgia è un ecotipo locale differente da quello comune: a forma di chicco di mais, quindi molto più piccolo, con la buccia rugosa e irregolare; è salutare per il corpo poiché di gran lunga più ricco di fibre e ferro; infine, il sapore è particolarmente gustoso e vagamente erbaceo.

Ma i terreni che si nutrono dell'abbondante acqua sotterranea, danno vita anche a vigneti pregiati di Primitivo (che interessano la DOC Gioia del Colle). Il vino che si ottiene è considerato di elevata eleganza e longevità.



COSA AMMIRARE NELLA CITTA' "DELLE FONTI"??


Dell'architettura religiosa, spicca in tutta la sua maestosità, la Cattedrale dedicata alla Vergine Assunta e al Martire Eustachio, patrono della città. Risalente al XII secolo e riedificata in stile rinascimentale, essa è una delle quattro Basiliche Palatine della Puglia (appartenenti al re), sorta sulle rovine di un tempietto di origine messapica, dedicato proprio a Sant'Eustachio.



Di particolare interesse i due leoni stiliformi, posizionati ai lati del portale, e il raffinato rosone. All'interno si sprigiona tutta la bellezza della Chiesa con le sue decorazioni in stucco, le tele a olio e l'organo monumentale, nonché la cripta, che ospita due magnifici altari in argento e la statua del Martire.

Poco distante, sulla stessa piazza, risalta agli occhi il Palazzo de Mari, edificato nel XVII secolo come residenza fortificata sui resti del precedente castello normanno, di cui si possono intravedere ancora le due torri. La facciata principale è composta da una semplice balconata con balaustra sul possente portale d'ingresso, di ispirazione napoletana; sotto il cornicione, una successione di maschere apotropaiche.




Il Palazzo, con oltre cinto ambienti interni e una splendida corte interna con loggiato al primo piano, funge oggi da elegante sede municipale. Inoltre, ospita in alcune sale una mostra archeologica permanente del "Museo della Città" che "racconta" lo storico popolamento del territorio.

Il Centro Antico, conta numerose chiesette e cappelle edificate tra il '500 e '600, che rappresentano e custodiscono allo stesso tempo un patrimonio storico-artistico unico.

Appena fuori dal centro abitato, si resta incantati dalla meraviglia delle stalattiti bianche e delle imponenti stalagmiti di Grotta Curtomartino, abbellita da orchidee e piante rare. Questa eccezionale cavità naturale è il risultato di un processo di formazione carsica lungo circa due milioni di anni, dovuto all'azione dell'acqua sulla roccia.


Oltre alla particolare flora, potrete imbattervi anche in varie specie di animali tipiche del territorio, nonché in tracce risalenti al paleolitico, come pietre raffiguranti disegni zoomorfi, grafemi e resti ossei.


SAPEVATE CHE...

  • La città di Acquaviva ospita a 6 km dal centro abitato un osservatorio astronomico, nato a scopi didattici, divulgativi e di ricerca; tali attività consentono a studenti, ricercatori e astrofili di osservare il cielo stellato e i fenomeni astronomici.

  • Tra il gennaio e l'aprile del 1960, poco fuori dalla città, fu costruita la base statunitense "Jupiter" della NATO, conosciuta in zona come "Campo dei Missili", proprio perché ospitò missili termonucleari a medio raggio puntati verso l'Unione Sovietica. La base fu in gran parte smantellata agli inizi degli anni '90, conservando tuttavia le torrette delle sentinelle, alcune piattaforme e la planimetria triangolare (visibile dall'alto) con gli angoli arrotondati.




ACQUAVIVA "IN FESTA"


Particolarmente amate dagli acquavivesi  sono le feste religiose e le fiere cittadine dedicate ai due protettori della città:

  • Festa di Sant'Eustachio - 20 maggio;
  • Festa dedicata alla Madonna di Costantinopoli - primo martedì di marzo (tradizionale cerimonia di consegna alla "Madonna" delle "pezze" d'argento da parte del popolo); primo martedì di settembre (antico lancio di una mongolfiera risalente alla prima metà dell'800, il "Pallone della Madonna", di 21 mt di altezza);
  • Fiera di S. Eustachio - 15 maggio;
  • Fiera della Madonna - 21 agosto.

Per il cultori del buon cibo la città propone le tradizionali sagre:
  • Festa della Cipolla Rossa - III week-end di luglio;
  • Sagra del Calzone di Cipolla - III week-end di ottobre;
  • Sagra del Cece Nero e del Vino Primitivo - fine novembre.


Nessun commento:

Posta un commento