La pasticceria tradizionale pugliese conta numerose ricette tramandate di generazione in generazione, a base di ingredienti genuini. Golosi dolcetti e deliziosi biscotti allietano da sempre la fine di un lauto pranzo nei territori che interessano soprattutto la Murgia, il Salento e l'area garganica.
E' proprio in occasione delle feste più importanti che la tradizione offre il meglio di sé, attraverso l'opera delle fantasiose massaie e delle loro laboriose mani che mettevano insieme semplici ingredienti, impastavano e davano forma a dolci che andavano ad arricchire il "povero" pasto contadino.
Prima di giungere alla festività più attesa dell'anno, il Natale, altri giorni di festa rappresentano ancora oggi un buon motivo per rimpinzarsi di dolci tipici, creati apposta per l'occorrenza.
In particolare, a Gravina in Puglia, città dal patrimonio architettonico e paesaggistico invidiabile, nel cuore delle Murge pugliesi, ha avuto origine la tradizione di preparare i tipici Sasanelli.
DOLCETTO O SCHERZETTO?!
Secondo le credenze popolari, nella notte tra l'1 e il 2 Novembre le anime dei defunti tornano dall'aldilà; per l'occasione si preparava per loro una tavola imbandita di cibo allo scopo di renderli benevoli per i giorni futuri. I dolci rappresentavano un'offerta di ristoro, da parte dei vivi, per il loro faticoso viaggio. Questo gesto era un modo per esorcizzare la paura dell'ignoto e della morte.
I sasanelli gravinesi nascono proprio per commemorare i morti, tuttavia vengono preparati anche per le feste successive. Si tratta di soffici dolcetti dal colore scuro e dalla forma tondeggiante, simile ad un sasso, apparentemente poco attrattivi ma incredibilmente buoni.
Infatti, nonostante l'ingannevole aspetto, la ricetta dei sasanelli è particolarmente elaborata, frutto dell'insieme armonico di componenti che donano un gusto unico. I profumi sono inconfondibili grazie all'utilizzo di aromi, cacao e vincotto (un metodo antico locale con cui si imbevono molti dolci tipici pugliesi).
SAPEVATE CHE...
- Spesso i sasanelli sono confusi con i mostaccioli, o in gergo "mustacciuoli" (altri dolcetti tipici pugliesi, diffusi anche in altre regioni dell'Italia meridionale) che, come i primi, vengono preparati in occasione delle feste natalizie e quelle che le precedono. Tuttavia differiscono per ingredienti e caratteristiche.
- La ricetta tradizionale prevede l'utilizzo di vincotto di uva nell'impasto dei deliziosi dolcetti; con il tempo ha preso piede un'alternativa di tutto rispetto, ovvero il cotto di fichi.
- Talvolta i sasanelli si trovano guarniti con mandorle locali in superficie o con l'aggiunta di uvetta sultanina nell'impasto.
- Sono adatti ad una dieta vegana.
- Nel 2012 il sasanello gravinese ha ottenuto il riconoscimento PAT (Prodotti Agroalimentari Tradizionali) da parte del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali.
COME PREPARARE I RAFFINATI "SASSI" DEI DEFUNTI?
INGREDIENTI
- 1 kg di farina
- 100 gr di olio extravergine di oliva
- 150 gr di zucchero
- 30 gr di ammoniaca per dolci
- 150 gr di cacao amaro a pezzetti
- buccia grattugiata di arancia e limone
- 1 cucchiaino abbondante di cannella (preferibilmente spezzettata)
- 5 chiodi di garofano macinati
- 1 lt di vincotto di uva (in alternativa cotto di fichi)
- 100 gr di mandorle tostate tritate (facoltative)
PROCEDIMENTO
- Mescolate la farina con lo zucchero e l'ammoniaca, le spezie e gli aromi.
- Disponete il tutto "a fontana" e impastare energicamente con l'olio extravergine di oliva, aggiungendovi il vincotto quanto basta per ottenere una massa compatta ed omogenea che abbia una giusta consistenza.
- Aggiungete il cacao amaro e, se volete, anche le mandorle tritate, facendole incorporare per bene nell'impasto.
- Con le mani unte di olio, per evitare che il composto si attacchi, ricavate delle palline della dimensione di una noce e schiacciatele un pò.
- Disponete su una teglia ricoperta con carta da forno i vostri dolcetti.
- Cuocete in forno preriscaldato a 180° per circa mezz'ora.
Ora siete pronti per offrire i tipici sasanelli gravinesi ai vivi e ai morti, accompagnandoli con un ottimo Moscato di Trani, vino nobile pugliese.
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